Bahrain-McLaren, Iván García Cortina: “Riparto da buonissime sensazioni, la squadra mi considera”
Iván García Cortina è una delle grandi speranze del ciclismo spagnolo. Ancora giovane (ha appena compiuto 24 anni), ma nel 2020 affronterà la squadra stagione nel World Tour. E l’asturiano di Gijón, nonostante la giovane età, è anche una delle “bandiere” della Bahrain-McLaren, visto che ha corso con la squadra di matrice mediorientale fin dal suo sbarco nel mondo del ciclismo. Cortina ha fatto vedere lampi di classe, chiudendo il 2019 con il primo successo della sua carriera (al Giro di California) e con una serie di piazzamenti di spessore, fra cui il podio al Grand Prix de Montréal. Sembra avere le qualità da uomo buono per le classiche, che l’iberico mette al primo posto per quel che riguarda i suoi obiettivi stagionali.
“Affronto la nuova stagione con tanta voglia e molta ambizione. La squadra è molto diversa dalla passata stagione – dice Cortina in un’intervista a Marca – La determinazione di fare le cose, l’ambiente, i mezzi… È tutto diverso. Abbiamo il meglio a disposizione per poter rendere come non mai. A livello personale, nel 2019 ho visto che posso stare davanti nelle classiche. Ora voglio ottenere più vittorie e poi andare al Tour de France 2020. Ma l’obiettivo principale sono proprio le classiche, non sono dove possa essere il mio limite”.
Lo spagnolo si trova bene nella Bahrain-McLaren: “Ho ottenuto buoni risultati, come in Canada, alla Parigi-Roubaix (fu 41esimo all’arrivo – ndr) o al California, dove ho vinto. Credo che la squadra abbia dato valore a quello che ho fatto e ora mi tiene maggiormente in considerazione per diversi aspetti. Questa cosa mi motiva molto”. Formazione che, con l’arrivo di Mikel Landa, è molto spagnola: “Prima c’ero solo io, ora c’è Mikel e ci sono anche Pello Bilbao e Rafael Valls. Quanto a Landa, lo vedo molto contento della squadra e qui tutti hanno grandi aspettative per quello che potrà fare. È un grande corridore che finora non ha avuto la fortuna che negli ultimi tempi non ha avuto la fortuna che meritava. Non è salito sul podio del Tour de France per pochi secondi, ma prima o poi su quel podio ci salirà”.
Cortina deve ancora digerire la delusione del Mondiale: “Nel finale della scorsa stagione ho avuto sensazioni buonissime. Peccato essere stato male la notte precedente alla gara in linea nello Yorkshire. Io ero la seconda punta della Nazionale spagnola, cosa che mi sembrava fuori dalla realtà. Non mi sentivo tale, ma lo aveva detto il selezionatore e così era. Ho dimostrato di poter stare davanti, nella parte importante della corsa, e questo fu qualcosa di incredibile. I Giochi olimpici e i Mondiali 2020? Mi piacerebbe esserci, ma sono percorsi che non mi si addicono come la prova iridata del 2019. In ogni caso, per me correre con la maglia della Spagna è sempre una grande esperienza. Per Tokyo, credo che Alejandro Valverde sia enormemente motivato, è una delle poche cose che gli mancano da vincere. Sarebbe il miglior modo per chiudere la sua carriera sportiva”.
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